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- lo zucchero contiene le stesse calorie al grammo di altri carboidrati, ma è l’unico alimento che non apporta al fisico nutrimenti importanti come invece le fibre, le vitamine o i minerali;
- si tratta di una sostanza che risulta abbastanza innocua e
non fa ingrassare, se consumata in piccole
quantità;
- lo zucchero alla fine del ‘500 era molto caro perché
veniva importato dalle Indie;
- è formato per oltre il 99 per cento di saccarosio e
durante la digestione questo si scompone in zuccheri semplici,
che verranno utilizzate poi come carburante per il nostro corpo;
- il saccarosio è il comune zucchero da tavola e si ottiene
dalla barbabietola o dalla canna da zucchero. Quest’ultima
è un’erbacea perenne, rizomatosa (Saccharum officinarum)
della famiglia delle Graminacee, originaria dell'Asia tropicale,
i cui fusti contengono un midollo da cui si ricava lo zucchero;
- lo zucchero grezzo si presenta in masse cristalline, di colore
giallo bruno che poi sottoposto a processi di raffinazione e
decolorazione, diventa lo zucchero bianco, cristallino e raffinato
che conosciamo;
- occorre limitare il consumo di zucchero poiché ritenuto
il responsabile di alcune malattie come l’obesità,
il diabete mellito non insulinodipendente, la carie dentaria
e l'ateriosclerosi. È tuttavia importante specificare
che non è dannoso lo zucchero in sé, ma un suo
uso continuo ed eccessivo, tenendo presente che lo zucchero
ingerito non è solo quello visibile, aggiunto alle bevande,
ma anche quello contenuto nei vari dolciumi.
Ma quello che ancora non so e, vista la mia passione per le
bustine di zucchero, mi piacerebbe tanto sapere è:
- quanto zucchero c’è in una bustina?
- a quando risale la produzione della 1° bustina di zucchero?
- ma soprattutto, chi l’ha ideata e perché?
Se qualcuno di voi può aiutare me e gli amici di Zuccheropoli
riguardo queste o tante altre curiosità riguardanti lo
zucchero in genere ma soprattutto le bustine di zucchero, può
scrivere un’e-mail a giardina.rossella@gmail.com